Dal 1848… il 25 Aprile di ogni anno le vie di Caprarica di Lecce si animano, sin dalle prime luci del mattino, di bancarelle di ogni tipo pronte ad esporre i prodotti più diversi in occasione della Fiera di San Marco.
La Festa affonda le proprie radici in tempi molto antichi quando vi era l'usanza di barattare o comprare animali da soma, necessari per il lavoro nei campi. Oggi continua a sopravvivere nonostante l'avvento della modernità e lo svanire di alcune usanze del passato, testimoniando quanto una delle ricchezze del Salento risieda proprio nella difesa di questi eventi legati alla storia e alla tradizione.
L'evento folkloristico, che vede protagonisti l'artigianato e i prodotti tipici salentini, è accompagnato dai festeggiamenti in onore del Santo. Difatti presso la Cappella della Madonna del Carmine è possibile ammirare il quadro del Santo e ungersi le orecchie con dell'olio, in segno di protezione.
«Le figlie sposate in altri paesi (quanto sono cambiate!) rientrano, fuori è il venticinque aprile, San Marco, giorno della fiera, con i venditori “napoletani” di Martina, di Ceglie, di Corato, che dal barese, dal foggiano si riversano […] e poi creta rozza, creta smaltata, cippi, vasi, campanelli, chicche sonore dei buoni tempi andati, la dignità solita di una baracca di cappelli, ogni anno al solito posto, sotto il castello (anche i cappelli hanno un loro posto importante nella vita di un paese…) e ancora cupeta e mostaccioli, tovaglie, corredo, polveri e sementi per la campagna, […] è questo il paese, è questa la cultura del sibilo lungo! Sta per arrivare la banda… C’è armonia, c’è avventura, c’è completezza in tutto in quei posti.»
(Antonio Verri, La cultura dei tao)